Bella Milano

Piccoli atti quotidiani e tecnologia “human centric” per un caso di successo di integrazione

Dall’ottobre 2013, più di 130.000 richiedenti asilo hanno scelto Milano come luogo di transito verso altre città europee o come luogo sicuro dove ricominciare la loro vita. Diverse strutture di accoglienza dovevano essere create in tutta la città, e il Comune di Milano, come città accogliente, ha deciso di svolgere un ruolo positivo nella gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati.

I centri di accoglienza possono avere un impatto significativo nella vita di un quartiere e le amministrazioni locali hanno la capacità di garantire che queste complesse dinamiche siano ben governate. Milano è fortemente impegnata nell’inclusione e nell’antidiscriminazione. Un potente strumento a sostegno di questo impegno è il coinvolgimento diretto della comunità locale negli sforzi di integrazione.

Ne è un esempio ‘Bella Milano’, un’iniziativa attraverso la quale i richiedenti asilo che vivono nei centri di accoglienza milanesi si offrono volontari insieme ai cittadini milanesi per prendersi cura degli spazi pubblici in città (pulizia degli spazi verdi, svuotamento dei bidoni, ecc.). Queste attività mirano a promuovere la cultura dell’integrazione, a trasmettere una diversa percezione dei richiedenti asilo da parte della comunità e a permettere ai nuovi arrivati di vivere la vita al di fuori dei centri, praticare il loro italiano e stabilire un rapporto con il quartiere in cui vivono.

Al fine di premiare i richiedenti asilo e i loro mentori italiani per il loro impegno dedicato alla comunità, il Comune e Meriti S.r.l. SB hanno sviluppato il meccanismo dei merits-coin: richiedenti asilo e volontari italiani sono premiati con dei merits: voucher sociali digitali che possono spendere per acquistare beni e servizi nei negozi del quartiere partecipanti all’iniziativa. L’iniziativa ha lo scopo di creare opportunità di integrazione, di promuovere la conoscenza e comprensione reciproca e il meccanismo genera effetti positivi a molti livelli. Prima di tutto, migliora le relazioni con la comunità locale, in quanto i richiedenti asilo sono meglio conosciuti nel loro quartiere, grazie anche al mentoring offerto dai volontari milanesi che operavano come “personal shoppers e city-guide”. In secondo luogo, ha un impatto positivo sull’economia del quartiere, con richiedenti asilo e mentori milanesi che spendono i loro “meriti” presso le imprese locali (che possono convertire i merits accettati in € grazie ad un fondo messo a disposizione del Comune). In terzo luogo, durante il semplice e quotidiano atto di shopping insieme, richiedenti asilo e volontari italiani imparano a conoscersi come individui e ad apprezzare le reciproche culture: si creano forti legami personali.

L’esperienza ‘Bella Milano’ sottolinea quanto sia vitale che i sistemi di welfare si trasformino per adattarsi ai cambiamenti delle necessità e risorse delle comunità. Le lezioni apprese durante ‘Bella Milano’ possono diventare una sorta di patrimonio da investire anche in altre attività di volontariato in città, e il meccanismo dei merits-coin può diventare una componente fondamentale della gestione del welfare. L’obiettivo successivo è permettere anche alle imprese e al settore privato di partecipare ed investire in tali iniziative. ‘Bella Milano’, inoltre, ha permesso un generale miglioramento della capacità della città di rispondere alle sfide dell’inclusione sociale.

Questa prima positiva sperimentazione ha indotto il Comune di Milano a prevederne l’estensione nell’anno in corso coinvolgendo un numero di volontari richiedenti asilo dieci volte maggiore. L’avvio operativo del progetto, per il quale si stanno svolgendo gli adempimenti amministrativi e le necessarie prime attività organizzative, è previsto entro i prossimi quattro mesi.